Sostegno al Lebbrosario di Tonj - Sud Sudan

Contesto

Il Sud Sudan è il più giovane Stato del mondo, avendo ottenuto l’indipendenza dal Sudan il 9 luglio 2011. La sua storia è segnata da conflitti, lotte per l’autodeterminazione e complesse dinamiche etniche e politiche.

Durante il periodo coloniale, l’attuale territorio del Sud Sudan faceva parte del Sudan anglo-egiziano (1899-1956). Tuttavia, il nord e il sud del paese vennero amministrati in maniera distinta dagli inglesi, con il nord prevalentemente islamico e arabizzato e il sud caratterizzato da popolazioni africane di diverse etnie, di tradizioni animiste e cristiane. Alla vigilia dell’indipendenza sudanese nel 1956, il governo centrale di Khartoum impose una politica di arabizzazione e islamizzazione forzata nel sud, alimentando tensioni e resistenze.

Le tensioni tra nord e sud sfociarono nella Prima Guerra Civile Sudanese (1955-1972), terminata con l’Accordo di Addis Abeba che garantiva una certa autonomia al sud. Tuttavia, nel 1983 il governo sudanese revocò l’autonomia e impose la legge islamica su tutto il paese, scatenando la Seconda Guerra Civile Sudanese (1983-2005), uno dei conflitti più lunghi e devastanti del XX secolo.

Nel 2005 venne firmato il Comprehensive Peace Agreement (CPA) tra il governo sudanese e il Sudan People’s Liberation Movement/Army (SPLM/A), che prevedeva un referendum sull’indipendenza del Sud Sudan.

Il 9 gennaio 2011, il 98,83% dei votanti scelse l’indipendenza, e il 9 luglio 2011 il Sud Sudan divenne ufficialmente uno Stato sovrano. Tuttavia, le speranze di stabilità furono rapidamente vanificate dall’insorgere di tensioni politiche interne tra il presidente Salva Kiir e il suo ex vicepresidente Riek Machar. Nel 2013 scoppiò una sanguinosa guerra civile tra le fazioni governative e ribelli, aggravata da rivalità etniche tra Dinka e Nuer.

Nel 2018 fu firmato un accordo di pace, che portò alla formazione di un governo di unità nazionale nel 2020, con Kiir presidente e Machar vicepresidente. Tuttavia, il paese continua a essere afflitto da violenze sporadiche, instabilità politica e una crisi umanitaria.

La storia del Sud Sudan è una narrazione di lotta per l’autodeterminazione e di sfide post-indipendenza. Nonostante gli sforzi per la pace, il paese affronta ancora enormi difficoltà legate alla governance, alla sicurezza e allo sviluppo economico. La comunità internazionale continua a monitorare la situazione, mentre il popolo sud-sudanese spera in un futuro di pace e prosperità.

Il Sud Sudan sta affrontando una crisi umanitaria complessa e multidimensionale, caratterizzata da conflitti interni, disastri naturali e gravi carenze economiche.

Conflitti e Sicurezza

Il paese è segnato da conflitti interni che causano sfollamenti di massa e insicurezza diffusa. Queste tensioni compromettono la stabilità e ostacolano gli sforzi di sviluppo.

Crisi Alimentare e Malnutrizione

L’insicurezza alimentare è una delle principali preoccupazioni. Circa il 37% della popolazione, pari a 17,7 milioni di persone, vive in condizioni di insicurezza alimentare acuta. Tra questi, quasi 230.000 bambini, donne incinte e neomamme rischiano di morire di fame nei prossimi mesi.

Disastri Naturali

Per il sesto anno consecutivo, il Sud Sudan è colpito da gravi inondazioni causate da piogge intense e dallo straripamento dei fiumi. Nel 2024, oltre 735.000 persone sono state colpite, con 65.000 già sfollate. Le previsioni indicano un ulteriore peggioramento della situazione.

Crisi Economica

Il paese sta vivendo una profonda crisi economica, aggravata dalla svalutazione della valuta locale e dal calo delle entrate petrolifere, che costituiscono il 90% delle entrate governative. Questa situazione ha portato alla chiusura di molte attività governative e al mancato pagamento dei dipendenti pubblici per oltre un anno. Per far fronte alla mancanza di fondi, il governo ha imposto tasse elevate sui convogli di aiuti internazionali e sulle forze di pace dell’ONU, complicando ulteriormente la distribuzione degli aiuti umanitari.

Bisogni Umanitari Urgenti

La combinazione di conflitti, crisi alimentare, disastri naturali e crisi economica ha generato una serie di bisogni umanitari urgenti, tra cui:

  • Assistenza alimentare:
    Distribuzione di cibo e integratori nutrizionali per combattere la malnutrizione, soprattutto tra i bambini e le madri.

  • Assistenza sanitaria:
    Fornitura di cure mediche essenziali, vaccini e supporto per la salute mentale, in particolare per le persone colpite da traumi legati ai conflitti e ai disastri naturali.

  • Ripari e protezione:
    Costruzione di alloggi temporanei e protezione per gli sfollati interni e i rifugiati.

  • Accesso all’acqua potabile e servizi igienico-sanitari:
    Implementazione di sistemi per garantire l’accesso all’acqua pulita e miglioramento delle strutture igienico-sanitarie per prevenire malattie trasmesse dall’acqua.

La comunità internazionale e le organizzazioni umanitarie stanno lavorando per rispondere a questi bisogni, ma le sfide rimangono immense a causa dell’instabilità e delle difficoltà logistiche nel paese.

LEBBRA

La lebbra è una malattia infettiva cronica causata dal batterio Mycobacterium leprae e, in alcuni casi, dal Mycobacterium lepromatosis. Colpisce principalmente la pelle, i nervi periferici, le mucose del tratto respiratorio superiore e gli occhi.

Sintomi della lebbra:

  • Macchie cutanee chiare o scure con perdita di sensibilità

  • Intorpidimento o debolezza agli arti

  • Lesioni cutanee che non guariscono

  • Danni ai nervi che possono portare a deformità e disabilità permanenti se non trattati

La malattia si trasmette attraverso il contatto prolungato con le secrezioni di una persona infetta non trattata, ma non è altamente contagiosa. È curabile con una terapia antibiotica combinata (MDT – Multi Drug Therapy), fornita gratuitamente dall’OMS.

I LEBBROSARI

I lebbrosari sono istituzioni, simili a ospedali o colonie, destinate all’isolamento e alla cura delle persone affette da lebbra. Queste strutture erano molto comuni in passato, quando la malattia era considerata altamente contagiosa e incurabile.

Caratteristiche dei lebbrosari:

  • Situati spesso in aree isolate, lontano dai centri abitati

  • Ospitano malati per tutta la vita, a causa della stigmatizzazione sociale

  • Gestiti da ordini religiosi, enti di beneficenza o governi

  • Forniscono cure mediche, ma anche assistenza sociale e spirituale

Oggi, con la scoperta della cura, i lebbrosari sono quasi scomparsi, sostituiti da centri di trattamento ambulatoriale e programmi di reinserimento sociale. Tuttavia, in alcuni paesi in via di sviluppo, esistono ancora strutture dedicate all’assistenza dei pazienti con lebbra avanzata.

Progetto

Il progetto “Sostegno lebbrosario di Tonj – Sud Sudan” ha come scopo quello di compartecipare alle spese mensili di gestione del lebbrosario, con l’acquisto di cibo, medicinali ed altri prodotti di sussistenza di base che vengono sostenute dai Padri Salesiani della Missione di Tonj, in Sud Sudan.

Ogni mese la missione investe 700,00 USD, ma le risorse non sono sufficienti a garantire una qualità di vita minima alle 35 famiglie con molti bambini, residenti al lebbrosario. Con questo progetto ci siamo impegnati di garantire un sostegno di minimo 300,00 € mensili per tutto il 2025, prorogabili con apposita delibera del Consiglio Direttivo per gli anni successivi, con un bonus natalizio di 500,00 € per il mese di dicembre ed altri 500,00 € per l’acquisto in loco del materiale necessario alla missione durante le missioni estive dei nostri volontari in collaborazione con l’Associazione Tonjproject di Darfo Boario Terme (BS) che portano ad un impegno minimo annuo di 4600,00 €.

Questa cifra è la minima garantita al progetto, che potrà essere incrementata in caso giungessero donazioni a sostegno del progetto o le campagne di fundraising dovessero portare un aumento delle donazioni.

Per far fronte ai costi bancari per l’invio dei fondi, viene definito un piano di finanziamento per tutto il 2025 da devolvere con bonifico quadrimestrale a favore del conto bancario della Missione Salesiana di Tonj in Kenya, in quanto essendo il Sud Sudan sotto embargo, non è possibile inviare direttamente un bonifico bancario in loco.

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